Gli artropodi che nei mesi
estivi, specie se caldo-umidi, vengono segnalati in ambiente urbano e
periurbano quali organismi che invadono le abitazioni arrecando grande fastidio
appartengono alla specie: - **Nome comune:** Oxidus gracilis - **Famiglia:**
Paradoxosomatidae (Miriapodi Diplopodi Polidesmidi)
Da un punto di vista morfologico, la specie presenta corpo plurisegmentato lungo circa 20 mm e appiattito dorso-ventralmente, con 30-31 paia di zampe (due paia per segmento, tranne i primi 3-4 segmenti) e colore da marrone chiaro nei giovani fino a marrone scuro o quasi nero negli adulti.
Adulto di Oxidus gracilis, particolare degli ultimi segmenti in cui si possono osservare le due coppie di zampe per segmento (a dx in alto) e vista laterale di adulto ripiegato su sé stesso (a dx in basso). Specie esotica tropicale originaria dell'Asia, ma ormai introdotta e naturalizzata in vaste aree del mondo, in particolare in Europa e Nord America.
È frequente nelle serre, nei giardini, nei vasi dei fiori, essendosi comodamente diffusa con il terriccio delle piante coltivate. Per questo motivo è nota come GREENHOUSE MILLIPEDE (millepiedi delle serre). Questi millepiedi sono tipicamente fitosaprofagi (si nutrono di vegetali in decomposizione). È frequente nelle serre, nei giardini, nei vasi dei fiori, essendosi comodamente diffusa con il terriccio delle piante coltivate. Questi millepiedi sono tipicamente fitosaprofagi (si nutrono di vegetali in decomposizione) e pertanto si rinvengono numerosi nella lettiera, nel legno marcescente di alberi caduti, nelle ceppaie o anche sotto pietre parzialmente affondate nel suolo e nei muri a secco. In certi casi possono attaccare anche le radici di piante (es. piccoli frutti).
Data la mancanza di un rivestimento ceroso sulla cuticola esterna (comune nella maggior parte degli artropodi e che li proteggerebbe dalla disidratazione), vivono e si riproducono in ambienti umidi. Quale specie tropicale, può riprodursi durante tutto l'anno purché la temperatura sia stabilmente superiore a 22 gradi. In climi temperati, tuttavia, si osserva un'evidente stagionalità con comparsa degli adulti nei mesi estivi (da giugno fino ad agosto-settembre).
Le femmine depongono uova sferiche poco sotto la superficie del terreno, da cui nascono piccoli millepiedi che possiedono solo 3 paia di zampe: essi acquistano progressivamente le altre nel corso dello sviluppo.
Hanno abitudini crepuscolari-notturne con picchi di attività nelle tarde ore serali e nelle prime ore del mattino. In genere non si allontanano molto dai luoghi di riproduzione, ma quando presenti in gran numero tendono a disperdersi penetrando anche nelle abitazioni.
Non trasmettono malattie, ma per difendersi dai predatori secernono sostanze repellenti (composti chimici di odore sgradevole) che possono irritare le mucose; è quindi sconsigliato maneggiarli e poi toccarsi occhi, bocca, ecc., o avvicinarli direttamente agli occhi.
Le infestazioni di millepiedi partono in genere da aree in cui si trova, in quantità sufficiente, materiale vegetale in vario grado di decomposizione, all'interno del quale si alimentano e riproducono.
Innanzitutto è fondamentale sapere che essi non rappresentano pericolo per la salute e non danneggiano i materiali all'interno delle abitazioni.
Tuttavia, se l'esigenza è quella di allontanarli dagli edifici in cui tendono di sera/notte a entrare attirati dalle luci, i passaggi da seguire sono i seguenti:
Asciugare - Poiché per vivere necessitano di elevata umidità, iniziare con interventi volti a rendere più asciutto possibile l'ambiente circostante le case (tagliare di frequente l'erba del giardino, eliminare ristagni o rivoli d'acqua, ecc.) e anche quello interno (eventualmente usare un deumidificatore).
Eliminare il "cibo" di cui questi animali si nutrono, che include foglie, resti di potature, cumuli di erba tagliata, pacciame, ma anche legna da ardere, se umida.
I millepiedi cercano rifugio laddove possono trovarlo, pertanto vanno eliminati tutti i potenziali nascondigli (cataste di legna, foglie, composter ...), compresi sassi (ad es. quelli da giardino). Se possibile, creare una fascia completamente "libera" attorno al perimetro delle case.
L'infestazione tende a ridursi ed esaurirsi spontaneamente con l'avanzamento della stagione estiva, non appena le temperature si abbassano al di sotto dei 20-22 ℃. All'interno delle abitazioni, in particolare, i millepiedi non riescono a sopravvivere senza cibo, acqua e rifugi adatti.
I millepiedi entrati nelle abitazioni possono essere raccolti manualmente (con scopa e paletta o aspirapolvere), evitando di toccarli direttamente in quanto le sostanze repellenti, che emettono per tenere lontani i predatori, possono essere irritanti per le mucose.
Per prevenire il loro ingresso negli edifici, vanno sigillate tutte le aperture/crepe nei muri e nei serramenti. Inoltre, si possono predisporre all'esterno, in punti di passaggio o accumulo dei millepiedi:
- Trappole luminose (un esempio nella foto, ma si possono costruire artigianalmente)
- Trappole ad esca alimentare, con all'interno pezzi di frutta (https://www.youtube.com/watch?v=q6NJALMXz9Y)
Il terreno attorno al perimetro delle case può anche essere mescolato a:
- Cenere (da spargere sulla superficie)
- Polvere di terra diatomacea (diatomaceus earth), prodotto naturale composto per circa l'85% da silice, con azione repellente e insetticida
Un altro prodotto naturale utilizzabile come repellente è l'acido borico, applicabile nelle crepe/fessure o vicino a porte e finestre.
È fondamentale, comunque, mantenere una accurata pulizia dei terreni attorno ai manufatti che presentano il problema, asportando tutto il materiale vegetale in decomposizione. Tale intervento dovrebbe essere attuato in un intervallo di tempo ristretto da tutti i possibili interessati, per evitare che le colonie si trasferiscano da un punto di riproduzione a un altro.
Eventuali operazioni di disinfestazione dovrebbero essere eseguite solo da personale specializzato.
Le operazioni di disinfestazione sono previste solo in via eccezionale e con i dovuti accorgimenti, trattandosi di ambiente urbano o addirittura domestico. Tuttavia, esse non sono in genere risolutive.
Se non vengono rimosse le condizioni che favoriscono lo sviluppo di questi organismi, essi si ripresentano in gran numero già dopo poco tempo.