Enormi quantitá di neve "assediano" il comune di Livinallongo di Col
di
Lana
Dopo essere intervenuti, già nella giornata di sabato e domenica scorsi
a
Santo Stefano di Cadore con due autocarri sgombraneve, una decina di
vigili
del fuoco volontari del Primiero e personale dei Servizi Viabilitá e
Prevenzione Rischi, la Protezione civile trentina sta tornando in
queste
ore nel bellunese per dar man forte nelle gravose e impegnative
operazioni
di sgombero delle enormi quantitá di neve che si sono accumulate in
questi
giorni nella zona, in particolare, di Livinallongo di Col di Lana e
della
frazione di Arabba, poco oltre il Passo del Pordoi, in prossimità del
confine fra Trentino e Veneto.
A chiedere nuovamente l'aiuto del Trentino - una richiesta alla quale
hanno
subito voluto rispondere positivamente, in virtù dei buoni rapporti
tra
territori confinanti, sia il presidente della Provincia Ugo Rossi sia
gli
assessori Mauro Gilmozzi e Tiziano Mellarini - é stata la Protezione
civile
del Veneto.
La nuova colonna mobile, partita poco fa da Trento, é composta da due
mezzi
dotati di cestello che saranno impiegati da 6 vigili del fuoco dei
Distretti di Trento e di Rovereto, affiancati da alcuni uomini del
soccorso
alpino, per sgomberare in sicurezza i tetti degli edifici pubblici
del
comune bellunese, nonché per rimuovere le piante cadute e/o
pericolanti.
Completano la colonna altri tre mezzi, una pala gommata e due grossi
camion per asportare le tonnellate di neve che "assediano" le strade e
le
piazze di Livinallongo e frazioni.Si prevede che il piccolo
contingente
della Protezione civile trentina, che sarà ospitato a cura del Comune
di
Livinallongo, rimanga sul posto fino a domenica.