Il consigliere provinciale di Belluno Massimo
Bortoluzzi afferma: “È fondamentale chiarire un progetto che colpisce
direttamente il territorio. Criticità sono state già segnalate da molte
amministrazioni locali e dalla Provincia”. “È necessario ricevere informazioni
più chiare sull’iter progettuale e le finalità degli interventi. Ultimamente,
numerosi enti hanno espresso forti criticità, compresa la Provincia, che ha
votato due delibere contrarie.” In questi
giorni Bortoluzzi, consigliere provinciale delegato alla difesa del suolo, ha
inviato una lettera al commissario straordinario e al direttore generale del Consorzio
di bonifica Brenta. Ha chiesto un incontro riguardo al progetto del bacino del
Vanoi. Questa lettera segue una precedente comunicazione della Comunità di
Primiero e dei Comuni del territorio, indirizzata alla Corte dei conti del
Veneto, al Consorzio e agli enti coinvolti in cui tutti hanno ribadito la loro
opposizione al progetto. Nonostante le posizioni critiche, sono state avviate
attività di trivellazione e carotaggio in Val Cortella. Questo avviene nel sito
previsto per un invaso da 20 milioni di metri cubi d’acqua. Sebbene le attività
siano in territorio trentino, sono cruciali per un'opera che incide sulla
sicurezza idraulica e geologica della pianura del Brenta. A fine giugno, il
consigliere regionale Renzo Masolo ha presentato un’interrogazione per sapere
se la Regione Veneto fosse stata informata del cronoprogramma aggiornato del
progetto del serbatoio Vanoi. Ora scatta l’allerta in Provincia di Belluno a
causa delle preoccupazioni suscitate dai carotaggi. Alcuni mesi fa, Bortoluzzi
sottolineava la contrarietà della Provincia alla diga. Anche se il progetto è
cambiato, passando da irrigazione a sicurezza idraulica e bacino di
laminazione, la posizione rimane di ferma contrarietà. “L'obiettivo
dell'incontro – afferma Bortoluzzi - è
aprire un confronto trasparente con il Consorzio di bonifica del Brenta.
Vogliamo che le istanze del territorio siano ascoltate in ogni fase del
procedimento."
