Mezzano, già noto per le cataste di legna, ha ricevuto il prestigioso
titolo di Città del formaggio. Questo riconoscimento è stato conferito
dall’ONAF, l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggio, in omaggio
all’impegno secolare della comunità nella cultura casearia, nella tutela delle
produzioni locali e nella valorizzazione delle eccellenze gastronomiche.
Nel corso della presentazione, i rappresentanti dell’amministrazione comunale di Mezzano e del Caseificio del Primiero hanno messo in evidenza come il titolo di città del Formaggio vada oltre un semplice riconoscimento simbolico; rappresenta infatti un’affermazione dell’identità di un territorio che ha saputo custodire e innovare la propria tradizione casearia. Questo impegno è dimostrato dalle attività concrete portate avanti dal caseificio.
Al centro dell’importante traguardo è pertanto l’impegno del Caseificio sociale, che da anni sta attuando una politica di valorizzazione della filiera lattiero-casearia. Le azioni concrete includono il benessere animale e la qualità in stalla, e un’attenzione particolare per l’alimentazione delle bovine.
Il riconoscimento di Città del Formaggio rappresenta un traguardo significativo non solo come simbolo, ma come affermazione dell'identità di un territorio che ha saputo preservare e modernizzare la propria tradizione casearia. Al centro di questo importante risultato troviamo l'impegno del Caseificio sociale, che da anni si dedica attivamente alla valorizzazione della filiera lattiero-casearia. Questo impegno inizia dal benessere animale e dalla qualità in stalla, ponendo attenzione sull'alimentazione delle bovine, fino a culminare nella lavorazione artigianale dei formaggi.
Le pratiche adottate dal Caseificio sono orientate alla sicurezza e alla massima tutela del consumatore, il che ha portato a risultati concreti. Tra questi, i riconoscimenti dei Presidi Slow Food come il Botìro e il Trentingrana di malga, che evidenziano l'eccellenza dei prodotti locali. Inoltre, il Caseificio si distingue anche per importanti iniziative culturali, come la Gran Festa del Desmontegar, che celebra la tradizione legata ai formaggi di montagna. Tali eventi non solo promuovono la cultura gastronomica, ma anche un progressivo avvicinamento dei turisti mondo dei formaggi di montagna, iniziando dalla celebre Tosèla.
A completare l’offerta, il caseificio ha recentemente sviluppato nuovi prodotti legati alla cosmesi e alla cultura gastronomica del territorio, dimostrando la versatilità e l’innovazione che caratterizzano il suo operato. “L’avventura legata al riconoscimento di Città del Formaggio a Mezzano – spiega il responsabile comunicazione del Caseificio del Primiero Gianandrea Calaresu – è iniziata quattro anni fa durante il corso di primi livello di assaggiatore di formaggi organizzato da Giampaolo Gaiarin per conto di ONAF. Grazie alla passione e disponibilità di Giampaolo, tecnologo del Consorzio Trentingrana e Vicepresidente dell’Organizzazione di assaggiatori, sono state avviate le pratiche per il riconoscimento in piena condivisione e sinergia con l’amministrazione comunale”.
Questo riconoscimento assume un'importanza particolare non solo per il Caseificio, ma anche per il territorio, poiché rappresenta un'opportunità per promuovere una manifestazione annuale di forte richiamo.
A tale riguardo – sottolinea Calaresu – stiamo pensando ad un evento che richiami l’importanza degli alpeggi, con una sorta di festa della monticazione, ovvero di apertura dei pascoli, da realizzare all’inizio dell’estate quando le mandrie si spostano in quota per raggiungere le malghe. Questa iniziativa non solo celebrerà la tradizione locale, ma contribuirà anche a valorizzare i prodotti specifici del Caseificio e a sensibilizzare i turisti sulle culture gastronomiche della montagna.
L’importante riconoscimento da parte
di ONAF rilancia il ruolo di un Caseificio che, anche in relazione al recente
studio promosso dal Trentingrana sul futuro del settore, colloca il Primiero
tra le migliori realtà produttive della provincia di Trento. Questo
riconoscimento rappresenta un traguardo significativo, frutto dell’impegno
della cooperativa presieduta da Cesare Scalet e diretta da Alberto Bettega.
Negli anni, il Caseificio è riuscito a rilanciare il ruolo degli alpeggi sia in termini ambientali che produttivi. Inoltre, attualmente lavora direttamente il latte di tredici malghe, cinque delle quali gestite direttamente dalla struttura di Mezzano. Questo approccio ha contribuito in maniera tangibile alla razionalizzazione produttiva, al contenimento dei costi, al controllo della filiera e alla promozione di queste eccellenze. Fra le tante eccellenze, ricordiamo in particolare il Botìro prodotto dal latte delle malghe Rolle – Costoncella, Fosse e Juribello. Questo prodotto rappresenta un vero esempio di leccornia dolomitica, nota ai buongustai della Serenissima fin dal Medioevo.