Raccogliendo i desiderata delle scolaresche in visita al Museo dell'Uomo della Val Rosna (MUVAR) aperto a Sovramonte, di portarsi a casa una documentazione utile a ricordare e approfondire quanto visto, Chiara e Aldo Villabruna hanno inteso colmare la lacuna. Basandosi rigorosamente su dati scientifici elaborati dagli archeologi e avvalendosi della collaborazione di Marisa Viezzoli per le illustrazioni, hanno dato alle stampe il libro “L’uomo della Val Rosna – Una storia di 14000 anni fa”. Un lavoro a tre mani gradevole ed istruttivo, utilissimo non solo ai più piccoli ma anche agli adulti, per preparare una eventuale visita al museo di Sovramonte.
La protagonista del racconto, porta il lettore ad addentrarsi in quel periodo preistorico che i ritrovamenti sul monte Avena prima e quello della Val Rosna poi, hanno retrodatato il periodo della frequentazione umana in territorio bellunese dov’erano noti solo reperti protostorici. La sepoltura rinvenuta nel riparo svelatosi durante i lavori stradali in Val Cismon, dove i cacciatori trovarono favorevole installarsi seguendo le transumanze animali e per per la facilità della pesca nel vicino torrente, è risultata una grande scoperta. Il racconto e i disegni che corredano efficacemente il testo, entrambi sempre attenti al rispetto dei dati scientifici, portano il lettore indietro di 14000 anni, spiegando la tipologia della sepoltura, l’età e il peso calcolati sulla base dello scheletro, nonché il corredo da cacciatore e dei ciottoli dipinti su un lato di difficile interpretazione. Hanno dello straordinario: il cranio in quanto unico del periodo Cromagnon conservatosi integro fra i ritrovamenti finora scavati; e un dente la cui carie fu curata con un arnese di selce, primo caso al mondo riferito all’epoca preistorica. Il libro “L’uomo della Val Rosna” è stato presentato lunedì scorso alla presenza degli autori, in una sala stracolma della Biblioteca di Ponte nelle Alpi, per iniziativa del Circolo Auser locale.
Il libro è acquistabile online ai link :