Sommario

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  • 25/04/2024 14:33 Scurati, la polemica lo fa ricco: impennata di vendite del libro, ecco la ristampa - Il Tempo
  • 25/04/2024 10:18 Giorgio Zanchini dopo il caso Mieli: «Le ho chiesto se è ebrea perché volevo portarle solidarietà. Mi hanno già mollato tutti» - Corriere Roma
  • 25/04/2024 06:00 Oggi è la festa della Liberazione. Ecco il significato del 25 aprile per l’Italia - la Repubblica
  • 25/04/2024 01:00 Superbonus, la maggioranza prepara il “salva-debito” per Giorgetti. Ma in cambio vuole proroghe per condomini… - la Repubblica
  • 25/04/2024 12:43 Macron: «L'Europa può morire, dipende unicamente dalle nostre scelte» - ilmessaggero.it
  • 25/04/2024 10:09 Parigi, la polizia sgombera manifestanti pro-Palestina dell’università Sciences Po - Il Fatto Quotidiano
  • 25/04/2024 13:07 Israele, imminente ingresso a Rafah. Raid sulla Striscia di Gaza. LIVE - Sky Tg24
  • 25/04/2024 10:27 Proteste pro Gaza in un campus di Los Angeles, 93 arresti - Agenzia ANSA
  • 25/04/2024 05:28 Meta, bilancio da record ma la spesa in AI pesa sul titolo - Il Sole 24 ORE
  • 25/04/2024 13:00 Segno meno per Piazza Affari e le altre Borse europee - Borsa Italiana
  • 25/04/2024 02:00 Ita Airways-Lufthansa, a Bruxelles il faccia a faccia tra il ministro Giorgetti e la commissaria Vestager - Corriere della Sera
  • 25/04/2024 08:28 Stm taglia guidance su ricavi 2024 dopo trimestre sotto le attese Da Reuters - Investing.com Italia
  • 25/04/2024 03:49 Tesla Model 3 Performance: l'elettrica che va di corsa - AlVolante
  • 24/04/2024 17:33 Una magnetar accende la galassia Sigaro - MEDIA INAF - Media Inaf
  • 25/04/2024 08:37 Amazon scatenata: iPad a 399€, airfryer 38€, smartphone, portatili e moltissimi articoli in svendita! - Hardware Upgrade
  • 24/04/2024 09:41 Ricostruiti in 3D i brillamenti del buco nero al centro della Via Lattea VIDEO - Agenzia ANSA
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  • 25/04/2024 11:14 Viva Rai 2, Fiorello rincara la dose per il 25 aprile: “Il 72% degli italiani è antifascista, l’altro 28% in Rai” - Libero Magazine
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  • 25/04/2024 09:08 Coppa Italia - Le 5 verità di Atalanta-Fiorentina 4-1: la Dea merita un trofeo, quanto mancherà Scamacca con la Juventus - Eurosport IT
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  • 25/04/2024 08:15 Dove vedere in tv il recupero di Udinese-Roma, sospesa per il malore di Ndicka. Debutta Fabio Cannavaro - Corriere della Sera
  • 25/04/2024 12:45 Juve, Allegri non rinuncia a un euro: toccherà a Giuntoli esonerarlo - Calciomercato.com
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  • 24/04/2024 14:19 Vaccini: Oms, negli ultimi 50 anni salvate 6 vite ogni minuto per un totale di 154 milioni di persone - Sanità24
  • 23/04/2024 17:32 Covid, è morto l'uomo rimasto positivo per quasi due anni: aveva sviluppato una nuova variante (con più di 50 - ilmessaggero.it
giovedì 25 aprile 2024

30 Marzo 1951

Alla vigilia delle nozze di diamante muore a Tonadico Bortolo Zagonel, detto l'aquila delle Dolomiti, uno dei pionieri dei nostri monti, fulgido esempio di guida e di scalatore nella storia dell'alpinismo, aveva 83 anni.

Formò con Michele Bettega e Giuseppe Zecchini il primo nucleo delle guide di San Martino di Castrozza, gli arditi scalatori che unitamente agli alpinisti inglesi e tedeschi fecero conoscere a tutto il mondo il gruppo delle Pale di San Martino.

Fra le sue innumerevoli e storiche scalate, ricordiamo nel 1892 la parete sud ovest della Rosetta, nel 1893 la cima Pradidali, nel 1889 la cima di Val di Roda, nel 1898 la cresta nord ovest della Pala di San Martino dopo 8 ore di arrampicata, nel 1901 la parete sud della Marmolada.

Una delle sue più belle imprese è la scalata della parete sud della Marmolada (m.3342), effettuata con l'inglese Beatrice Tomasson, un'infermiera innamorata delle nostre montagne, che durante l'inverno risparmiava soldo su soldo per venire ad arrampicare sulle nostre Dolomiti.

A soli vent'anni Bortolo Zagonel ottenne la patente di guida alpina, con il merito di individuali azioni di soccorso alpino.

I primi tempi fece il portatore, accompagnando i clienti della guida Michele Bettega.

Finchè un giorno dimostrò le sue capacità recuperando dei biglietti lasciati dal Bettega e i suoi clienti sul Cimon della Pala, nella scalata del giorno prima.

Il Zagonel era salito fin lassù per dimostrare a Michele Bettega che poteva fare da solo.

Cosa che da quel giorno fece.

Continuò la sua attività fino a 75 anni, con più di 300 ascensioni al Cimon della Pala.

Fu l'ultimo dei tre pionieri, Bettega e Zecchini, a scomparire.

Nel settembre 1942, Bortolo, con un collega più giovane salì, per l'ultima volta la via del cammino della Rosetta, la mitica aquila è ormai stanca.

Così Guido Rey, il poeta del cervino, autore di una guida alpinistica e suo cliente, descrive Bortolo Zagonel e Michele Bettega a San Martino nell'estate del 1912:

"essi sono rimasti dei montanari schietti, quasi siano ignari delle loro glorie e solo consci del proprio vigore; umili, di quella umiltà dignitosa e cordiale che di alcuna delle grandi guide nostre, fece degli amici ad alpinisti illustri di ogni paese.

Squadrando Bortolo Zagonel, pare tratto fuori da un macigno, tanto è saldo e massiccio che ha un volto impastato di bontà ed astuzia".

Il venerdì Santo, in passato, durante la Quaresima, la frequenza della chiesa era numerosa ed assidua, sia per le prediche del Quaresemal, (il religioso che veniva da fuori, solitamente un frate, per sostituire il parroco, esclusa la Settimana Santa, nelle particolari prediche quaresimali), che per la Settimana Santa con le sue intere quaranta ore di adorazione, ed ancora per la funzione della Via Crucis.

Rispettato era anche il sacramento della penitenza che tutti affrontavano perché tutti dovevano portare a casa il Santino pasquale.

La sera del venerdì Santo, calate le tenebre, si svolgeva la solenne processione.

Ognuno aveva un lume in mano e le donne certe candeline colorate (maiol), tanto sottili e lunghe che stavano intrecciate e si sfilavano man mano, che la cera si consumava.

Ogni finestra aveva i suoi lumi e nei campi e sui monti ardevano grandi falò. Sugli scalini delle case, sulle ringhiere dei poggioli lunghe file di lumicini ricavati da gusci di noce o lumache; e poi ancora quadri, statuette, simboli della Passione e crocifissi dappertutto.

Un trionfo di luci simbolo di una fede profonda.

L'osservanza del digiuno e dell'astinenza dalla carne al venerdì, specie in Quaresima, era molto scrupolosa, addirittura c'era qualche anziano che si vantava di non aver mai nella sua vita mangiato carne il venerdì. Al Sabato Santo, in passato, la mattina, le donne esponevano nelle scansie delle cucine i rami più belli, resi lucenti da un'accurata pulizia con farina di granoturco ed aceto, quindi al suono del gloria, uscivano ad attingere l'acqua perché credevano che lavandosi gli occhi in quel momento, sarebbero state preservate tutto l'anno da ogni male.

Fortunato era ritenuto chi nasceva durante il periodo pasquale perché sarebbe stato battezzato con l'acqua da poco benedetta, tanto che i genitori in segno di riconoscenza regalavano al sacerdote, che officiava il rito del battesimo, un capretto coronato di fiori.

Anche allora, simbolo della Pasqua era l'uovo, non ancora quelli di cioccolato o con la sorpresa, ma naturali, che venivano tinti in molti modi, soprattutto servendosi di colorazioni estratte da ortaggi, erbe e frutta.

Anche nelle nostre zone, in molte case a Pasqua si mangiava il capretto, accompagnato dai "radici", che crescono spontaneamente nei nostri prati, a volte conditi con il lardo o la pancetta.

Il dolce pasquale non era la colomba ma la pinza, una ciambella che tradizionalmente veniva preparata solo in occasione di questa festività, nelle osterie la si accompagnava con la birra, bevuta nelle classiche, larghe tozole, i bicchieri da mezzo litro, appositi per questa bevanda.

Un'altra delle tante superstizioni in cui credevano i nostri avi, era quella che bevendo l'acqua durante il suono delle campane che diffondevano il "Gloria" del Sabato Santo, si avrebbe goduto buona salute per tutto l'anno venturo.

Durante la Settimana Santa, si udiva il caratteristico suono della batola, strumento a manovella, formato da ingranaggi di legno che, urtandosi, emettono un suono particolare e con il quale, ancora oggi, vengono sostituite le campane, fino al Gloria del sabato Santo.

I bambini, affascinati da quel "rumore" strano, facevano a gara per poterle usare.

La batola grande, tanto grande da ricordare gli ingranaggi di un mulino, era recata su tutti i crocicchi, seguita da un codazzo di bimbi, che prima di caricarla urlavano a squarciagola: "la prima (o seconda o terza) volta di uffizi", frase che riecheggiava poi, lungo le vie e le piazze dei paesi.

Il tenore di vita, in passato, era semplice, le esigenze poche, e la Pasqua rallegrata dall'arrivo della primavera, dopo il lungo inverno, era una festa molto attesa e vissuta con molta gioia.

Da qui il detto "content fa na Pasqua", per indicare una persona molto contenta, felice,

 

29 Marzo 31 Marzo