29 Settembre
Scrive in una sua ricerca Floriano Nicolao: "anticamente i colmelli di Primiero, ovvero i quattro territori in cui era divisa la comunità verso il mille, dovevano pagare al dinasta un contributo annuale che si chiamava le biade del vicinato e del castello, consistente in 17 moggi di frumento e 13 moggi e mezzo di orzo.
La condotta doveva avvenire il 29 settembre, giorno di San Michele, mentre ai mandati veniva offerto: pane, formaggio e vino.
Il dinasta aveva ancora diritto ad un tributo annuo di 175 fiorini, da pagarsi in due rate, la prima il giorno di San Giorgio e la seconda il giorno di Sant'Andrea.
29 Settembre 1681
Scrive il maestro Luciano Brunet: "nel 1681 Pietro Lucian detto Portella e Gaspare Della Piazza e, si seguito, nel 1793, Francesc'Antonio Sartori, compilarono estimo e catasto per il comune di Tonadico, allo scopo, non ultimo, di definirsi gli aggravi da pagare al Castel Pietra, alle due scadenze di San Giorgio e San Michele (chi non pagava rischiava di finire alla stadera in prigione). Gli esperti agrimensori tennero in gran conto i corsi d'acqua che su questa precipitavano dalle falde del Sass Maor, portando, al tempo delle alluvioni primaverili e soprattutto autunnali, copioso materiale e danni notevoli ai terreni arativi.
Tre furono i rivi temuti: rio Lazer, Val Corteselle e Val di Lago.
Il rio Lazer al confine tra Siror e Tonadico diede da sempre preoccupazione e spese ai due comuni per le opere di arginazione fino al recente decisivo intervento di briglie dopo l'alluvione del 1966. Il rio Val Corteselle pare innocuo, ma la campagna sottostante è definita come soggetta all'escrescenze del rivo e svalutata.
Il ruscello adesso è stato imprigionato presso il crocefisso lungo la strada nei pressi di Tegnago.
Il rivo Val di Lago parte da Rodenata, attraversa Leticone e le Strine, per poi scendere al lato del maso dei Chini e giungere alla fossa.
Non è tanto chiaro da dove provenga il nome Val di Lago, ma risultano invece evidenti i danni causati da questo piccolo corso d'acqua quand'è in escrescenza, specie nei campi dietro le case o, come si dice oggi, indriocase.
29 Settembre 1855
(data presunta di settembre) Il governo di Vienna destituisce dall'incarico di direttore delle ferrovie del Trentino Alto Adige e Lombardo Veneto, l'ingegner Luigi Negrelli, per sopravvenuti eventi politici interni alla gestione dell'erario a favore delle provincie italiane.
Luigi Negrelli amareggiato e deluso prima di lasciare Verona per Vienna, ritorna a Primiero per riprendere i figli che avevano trascorso l'estate nella casa paterna presso le zie.
Annotò nel magnifico autunno che lo Schener, visto dall'occhio di esperto quale era, definendola una mulattiera pericolosa e rovinata.
Fu questa l'ultima visita che il celebre progettista dell'istmo di Suez fece a Primiero, la Valle dove era nato.
29 Settembre 1944
Il 29 settembre del 1944 inizio il rastrellamento da parte dei tedeschi delle Vette Feltrine.
Ricordiamo che la Germania nel 1944 aveva annesso al Terzo Reich le provincie di Trento e Belluno costituendo la zona detta Alpenvorland. Non ammettevano che ci fossero “ribelli” o “banditi” nel loro territorio iniziarono i grandi rastrellamenti del Monte Grappa, del Cansiglio e delle Vette Feltrine dove furono impegnati ben 900 uomini con armi leggere ed anche pesanti.
Nei pressi del passo Pietena sulle Vette Feltrine sul filo di cresta in direzione Sud (porta il nome di Cavalàde di Pietena), si distinguono tutt’ora evidenti fortificazioni di difesa del passo (lapide a memoria degli avvenimenti). Mentre la strada militare era stata costruita dal Genio Militare prima della prima guerra mondiale, quelle fortificazioni erano opera dei Partigiani: li era appostata una mitragliatrice a difesa del passo. I tedeschi provenivano dal rifugio Dal Piaz ed avevano preso posizione presso la malga delle Vette Grandi. Dal Passo delle Vette Grandi tenevano sotto tiro di copertura il passo Pietena con un mortaio, mentre i soldati tedeschi prendevano posizioni più avanzate.
I gruppi Partigiani si appostavano poi tra i massi della Cima delle Dodici da dove controllavano meglio i tedeschi rallentandone l’avanzata. Il rastrellamento tedesco avanzava anche verso Malga Monsampian da dove i Partigiani si sganciarono accompagnati da un pastore per le Buse dei Piadoch nottetempo verso Pietena. In seguito i Partigiani, il cui comando di brigata era malga Pietena, considerarono di arretrare in posizioni più sicure. (enorme disparità di forze). Si ritirarono assieme alla compagnia Churcill, (composta da inglesi) comandata dal maggiore inglese Harold William Tilman, presso gli enormi macigni della Piazza del Diavolo, dove ancora oggi si vedono molti muretti a secco che chiudono i massi inclinati e qualche lamiera come riparo dalle intemperie. Tutte le vie di scampo erano bloccate dai tedeschi sia a sud che a nord come ad est ed ovest, eppure lo sganciamento dai tedeschi riuscì anche se con la perdita di 5 uomini: in soli tre giorni la brigata partigiana si sciolse e si sganciò dal nemico. Parte dei Partigiani sgusciarono per la Val di Lamèn, seppur presidiata. Alcuni discesero persino per le balze nord del Monte Ramezza(!), altri alcora per il Covolòn Sfrondà e La Giazzera oltrepassarono Ramezza e per la forcella si rifugiarono in Val di Saladèn. (tra questi H.W. Tilman, Ross, Vittorio Gozzer della compagnia Churcill.) poi si ricostituì altrove sull’altopiano del Cansiglio, anche perché i nazifascisti avevano dato alle fiamme quasi tutti i casolari delle Vette Feltrine.
Nel mese di novembre iniziarono azioni di sabotaggio che misero subito in allarme gli occupanti. Erwin Rommel, allora nei pressi di Belluno, trattenne due divisioni corazzate sul finire del 1943 per dare la caccia ai partigiani. Albert Kesselring scrisse nelle sue memorie che, se avesse avuto a disposizione quelle forze, sarebbe riuscito a cacciare in mare gli anglo – americani, già sbarcati a Salerno il 9 settembre.
Tratto da:
ESTER CASON ANGELINI – Missione “SIMIA” H.W. Tilman un maggiore inglese tra i partigiani – 1981 Tip.
MEZZACASA ROBERTO – Da Falcade ad Asiago sui sentieri dei partigiani. Percorso esc. “via H.W. Tilman” 1995
GIUSEPPE SITTONI “Uomini e fatti del Gherlenda” GIORGIO VICCHI “Diario partigiano (31 marzo – 24 giugno 1944)”Luca Alessandrini e Roberto Mezzacasa ed. Pendragon 2015