23 Gennaio 1799
Nasce a Fiera di Primiero Luigi Negrelli, ingegnere di fama europea, progettista del Canale di Suez, specializzato nello studio dei problemi delle ferrovie, dei lavori idraulici e dei ponti.
Tra i suoi meriti l'aver inaugurato le linee ferroviarie di media ed alta montagna, dimostrando la possibilità del principio che le locomotive sono adatte a superare altezze di dislivello.
Onorato in Svizzera, stimato presso il governo austriaco, non solo per il progetto dell'Istmo di Suez, ma per aver progettato con incomparabile abilità, moltissime linee ferroviarie e arditissimi ponti in Svizzera, Austria e Lombardo Veneto.
In seguito ad un suo celebre progetto, un ponte alla confluenza della Moldavia nell'Elba, a nord di Praga presso Melnik, venne insignito del titolo nobiliare di barone di Moldelba e di Cavaliere dell'Impero; fu anche cittadino onorario di Praga.
Lasciata la direzione delle ferrovie Lombardo - Venete, assunta dopo la guerra del '49, va in Egitto e partecipa agli studi del Canale di Suez, intuendo i grossi vantaggi che quest'opera avrebbe potuto portare.
La soluzione studiata dall'ingegnere primierotto era compatibile con la sistemazione idraulica dell'Egitto, e non recava squilibri alla vita economica della regione.
Il 23 giugno del 1846 illustrò il progetto, che dopo una animata discussione venne scelto dalla società di studi del Canale, e Negrelli, un giorno dopo, nominato ispettore dei lavori, ma di essi non ne vede nemmeno l'inizio, muore infatti a soli 59 anni e così la paternità del progetto viene assunta da Ferdinando de Lesseps.
Ma fu il progetto stesso, che una volta realizzato, rivendicò la paternità di Luigi Negrelli perché proprio come lui l'aveva concepita, così fatalmente e fedelmente l'opera fu attuata superando la meschina velleità di attribuzione ad altri di ciò che era e non poteva essere che suo.
23 Gennaio 1915
Muore a Fiera Amelia An Der Lan, nobile figura di donna e benefattrice.
Nata a Fiera il 12 marzo del 1865, da famiglia benestante, dedicò gran parte del suo tempo all'istruzione di ragazze povere o orfane, che radunava la domenica o i giorni di festa, il dopopranzo, in un locale discosto dalla sua casa.
A queste ragazze Amelia An Der Lan insegnava il lavoro femminile e ne procurava da signore sue conoscenti per occuparle anche a casa; la lingua italiana, l'educazione morale e civile.
Ne collocò diverse in case di educazione, contribuendo lei stessa al pagamento della retta.
Rimasta sola, trasformò la sua casa d'abitazione con giardino, a Pieve, in un asilo infantile, dove ha sede l'attuale scuola materna, con annessi i locali d'abitazione per le maestre, per la sua realizzazione vendette tutto quello che possedeva, e si ridusse a vivere modestamente in un piccolo quartiere.
Nel 1908 per i suoi meriti fu insignita della croce al merito che, per la sua umiltà, accettò solo a condizione che le fosse consegnata senza alcuna pubblicità, in quanto, secondo le sue parole, la carità non aveva bisogno di propaganda.
Infatti la cerimonia di consegna venne negli uffici del capitanato distrettuale, alla presenza dei soli capi comune di Primiero.
Alla memoria di Amelia An Der Lan è intitolato l'asilo di Fiera-Pieve.