1 Giugno
Da "Voci di Primiero", un episodio curioso di tanti anni fa. La mattina del 31 maggio 1864, un insolito gruppo di persone sfilava lungo l'attuale via Terrabugio a Fiera di Primiero.
In paese quei signori, che parlavano lingue straniere, bardati di tutto punto con cannocchiali, piccozze, carte topografiche, in perfetta tenuta alpinistica, non passarono inosservati.
Anzi, diedero adito a sospetti e a parecchie congetture.
In realtà si trattava di una comitiva di validi alpinisti, tra cui Douglas w. Freshfield, Francois Devouassoud, G. Tuckett, (che tra l'altro effettuarono prestigiose scalate dolomitiche) che da Gosaldo, attraverso l'acrocoro delle Pale, Passo Canali, Val Canali, erano giunti in visita nelle nostre zone.
Si sparse la voce che si trattava di ufficiali francesi, in incognito, a Primiero per una ricognizione clandestina in vista di una nuova guerra contro l'Austria.
Erano ancora vivi i ricordi di una guerra da poco finita, quella del 1859 con le campagne di Lombardia, alla quale avevano partecipato anche dei Primierotti.
Inoltre, i francesi, ai tempi della guerra Franco-bavarese, avevano messo Primiero nei guai, tutto contribuì a destare sospetti... L'inquietudine, a Fiera di Primiero, quel 31 maggio del 1864, salì a tal punto che qualcuno, notando che il gruppo era intenzionato a proseguire verso San Martino di Castrozza, pensò di avvertire i doganieri di lassù, tanto che a San Martino gli alpinisti vennero sottoposti ad interrogatori e controlli.
Ma constatato che tutto era in regola, passaporti e equipaggiamenti, venne chiarito l'equivoco.
Il bello è che l'avventura non era finita lì. Avendo intenzione di tornare nell'agordino attraverso le Pale, il gruppo cercò qualcuno che indicasse loro il passaggio delle Comelle.
Un tale, non meglio identificato, diretto in Val di Fassa, si offerse come guida.
Fatto un tratto di strada insieme si accorsero però che quell'uomo conosceva ben poco della geografia locale e li stava portando in direzione opposta, verso Paneveggio.
Tanto che lo piantarono in asso e proseguirono per conto loro, con grande meraviglia dell'avventato accompagnatore, (il quale evidentemente pensava di guadagnare qualche cosa oppure di far perdere loro la strada). Fra peripezie varie lungo la gola delle Comelle, giungono finalmente a Gares, dove un "siegador" offrì loro ristoro.
Il Fershfield, uno degli alpinisti che componevano la comitiva, nella sua lunga carriera venne più volte a Primiero di cui ammirava, oltre alla bellezza del paesaggio, soprattutto le crode.
1 Giugno
1860 La famiglia Bonetti contribuì in modo determinante allo sviluppo turistico di Fiera, Giacomo Bonetti aprì al pubblico l’osteria con alloggio Aquila Nera.1902 Martino Orsingher, di Transacqua, dopo aver preso in affitto l’osteria Isolabella, gestisce l’osteria albergo alla Posta e successivamente acquista uno stabile dal quale ricava l’osteria Orsingher, ora bar Genzianella.
Nel 1902 fece costruire l’elegante Albergo Orsingher e successivamente avviò una fabbrica di birra, gazzose, selz ed una distilleria in località Valserena a Siror.
1906 Martino Orsingher, operatore turistico, fonda la “Società d’abbellimento e per l’incremento dei forestieri”. Questa società agì fino al 1925 e contribuì notevolmente allo sviluppo turistico, dando informazioni riguardanti gli alberghi, reclamizzando la zona su alcuni giornali italiani e stranieri ed aprendo nuovi sentieri e passeggiate.
Nel 1910 la società pubblicò una guida di Primiero, ottenendo l’aiuto finanziario di enti pubblici e di privati, che permise di conferire l’incarico redazionale al dott. Cesare Battisti. Passato il periodo bellico, nel 1925, la società si trasformò in “Comitato di cura San Martino e Fiera” con un ufficio a Fiera ed uno a San Martino. Nello stesso periodo iniziò a pubblicare una rivista per turisti denominata “il Paradiso delle Dolomiti” che usciva solo nel periodo estivo.
1911 Antonio Orsingher, figlio di Martino, proseguì l’attività del padre e fece erigere l’Albergo Iris, acquistò l’albergo Primiero e nel 1911 aprì in valle un cinematografo.