4 Agosto 1515
Il vescovo Michele Jorba consacra la chiesa di San Giovanni sui prati Liendri e Zendri a Mezzano voluta dal notaio Ugolino Scopoli di Fiera e costruita nel corso del 1514. Venne ceduta il 24 aprile del 1737 alla regola di Mezzano con tutti gli obblighi alla manutenzione, messe legatarie e servizio.
Nel 1875 la chiesa fu ampliata e restaurata per i lavori furono spesi 735 fiorini, grazie all'interessamento del curato don Ernesto Egger di Fiera e lavori eseguiti da Domenico Svaizer muratore, dai falegnami Giobatta Zugliani e Isidoro Marin.
Si dovette chiedere un mutuo alla signora Federica Sartori, vedova di Prospero, al 6 per cento pagabile il 16 gennaio di ogni anno, con l'ipoteca della località Caderna fino all'estinzione del debito.
4 Agosto 1875
A Primiero entra in funzione il telegrafo, viene installato nell'ufficio del podestà Angelo Michele Negrelli, fratello di Luigi, i primi telegrammi vengono trasmessi alle varie autorità di Vienna.
L'arrivo del telegrafo fu salutato come un grande avvenimento, dopo secoli di isolamento era finalmente possibile comunicare con l'esterno della Valle in pochi minuti.
4 Agosto 1931
Viene inaugurato presso l'Albergo Aquila Nera di Fiera il primo locale da ballo della Valle.
Lo chiamarono lo "Chez vous" progenitore degli attuali locali da ballo.
4 Agosto 1947
Come nacque la Cappella delle VederneL'alpe Vederna che si estende intorno ai 1400 m. costituisce una delle zone turistiche più belle della Valle di Primiero e anche un magnifico luogo di cura alpina. Essa è ottimamente ubicata per coloro che desiderano fare delle gite ed escursioni facili nel loro sviluppo, ma interessantissime per il panorama.
Alla Vederna si accede da Imer in circa 2 ore per una comoda strada che offre un panorama meraviglioso e orrido insieme. La strada sfocia in una conca (Pian Grande) in eccellente posizione per numerose gite che possono avere per meta Spiaz de Vit sopra la profonda ed orrida valle dello Schenèr, Morosna, ricca di acque, il Collaz, Malga Agnerola, il Col Marès e il Pavione.
Da queste località l'occhio può spaziare a sazietà e ammirare un panorama veramente incantevole. si vedono le Dolomiti di S.Martino di Castrozza, le Vette Feltrine, le montagne della Valsugana, il Broccone, la Cima d'Asta, il Passo ed il Paese di Gobbera.
Sul Pian Grande esistono delle casette in legno che d'estate si popolano di contadini addetti alla fienagione e di famiglie ch vanno a villeggiare. Tutta questa gente vi rimane per circa due mesi.
Benchè la vita sia sempre svolta lieta e serena, tuttavia in molti era sentita la mancanza di qualche cosa che rendesse il luogo più suggestivo e intimo.
Una sera dell'inverno scorso parlando della Vederna e dell'opportunità di svolgere lassù la Festa della Neve, per i bei campi di sci colà esistenti, ci fu chi lanciò l'idea di costruire un Capitello da inaugurare in occasione della Festa stessa per renderla più suggestiva ed attraente. Ma le idee sono come le ciliege e dal Capitello si passò a una piccola Cappella e infine alla Chiesetta. Quest'ultima idea fu accettata all'unanimità. Tutti noi sentimmo l'opportunità di erigere, in quella località la Chiesetta per dare ai provvisori abitanti la possibilità di ascoltare la S. Messa nei giorni festivi e per rendere la zona più attraente, anche con un richiamo religioso.
L'iniziativa fu accolta con entusiasmo dalla quasi totalità della popolazione. Si costituì un Comitato che subito si mise all'opera e in poco tempo ciò che era stata una semplice idea divenne un fatto compiuto.
Ora la Chiesetta è lì e con il suo campanile svettante domina il Pian Grande.
Essa è il segno della Fede e della Civiltà ed è in attesa dell'apertura al Culto per accogliere tra le sue braccia benedicenti quanti ad Essa andranno.
dott. Messina Bonaventura
da Voci di Primiero ottobre 1947