3 Maggio 1945
Termina la Seconda Guerra Mondiale, con il crollo del nazismo.
La nostra Valle pagò con un contributo di 122 morti.
Con la ritirata dei tedeschi, migliaia di mezzi, dalle macchine ai camion, dalle biciclette ai cavalli, percorsero le nostre Valli.
Molti di questi mezzi vennero abbandonati sulla strada per Passo Rolle, a causa di guasti o mancanza di carburante.
Nelle ultime notti del mese di aprile numerosi sono i tedeschi che dormono nelle case dei Primierotti.
Fino verso mezzogiorno piccoli gruppi di soldati tedeschi transitano per la gola dello Schener, l'ultima pattuglia per paura di rappresaglie da parte dei partigiani si fa accompagnare fino ad Imer da un gruppo di circa 30 persone di Lamon guidate dal parroco monsignor Slongo che indossa la cotta.
Nel centro di Imer alcuni partigiani vengono messi al muro per essere fucilati ma il pronto intervento del parroco li fa desistere da questo atto.
Verso le ore 16 gli americani fecero l'ingresso nel Primiero fra grande esultanza della popolazione, ma fra Mezzano e Imer, in località Capitel De le Vignole e rivo Ingueletta, ci fu un'ultima imboscata 20 tedeschi tentarono invano di resistere alle truppe americane, vennero fatti prigionieri e uno di loro rimase ucciso nello scontro.
Mentre l'esercito americano sale tutta la vallata del Cismon le campane suonano a festa, la guerra è finita.
3 Maggio 1945
Con l'arrivo delle truppe americane, anche nelle nostre valli termina il secondo conflitto mondiale.
Dopo il 1943 Primiero faceva parte dell'Alpen vor Land.
Gli alberghi di San Martino vennero trasformati in convalescenziari per i soldati della Wehrmacht, le azioni partigiane si svolsero in prevalenza ai margini delle valli, nel bellunese e Tesino.
Ci fu qualche sporadico episodio, quando i partigiani scendevano dalle montagne per rifornirsi di viveri, ma il titolo di un libro su queste vicende scritto dal dott.
Antonio Simion, presidente del comitato di liberazione di Primiero, è intitolato "Primiero, oasi di pace", il che dice tutto.
La mattina del 3 maggio 1945, come per nascondere e dimenticare i dolorosi ricordi della guerra, la vallata si risveglia coperta da una coltre di neve. (da "Primiero", di Giovanni Meneguz).
"La vita riprende stentatamente; i molti reduci non trovano lavoro, devono emigrare oppure vengono impiegati nella costruzione di strade che le amministrazioni comunali fanno costruire più per dar lavoro che per necessità. Sono anni magri, però il turismo comincia allora a portare i suoi primi frutti, seguito dal boom edilizio della seconda casa, nel fondovalle, e dalla costruzione dei condomini di San Martino"
Da "Primiero e la sua storia", di Antonio Zieger.
"La rinascita politica non poteva mancare con la proclamazione della repubblica italiana (1946), seguita da un nuovo sviluppo di vita democratica, nell'ambito della nuova regione Trentino-Alto Adige (1948). Con il riassetto regionale i comuni vennero portati al numero di 9, infatti con l'avvento del fascismo, nel 1927, i 5 comuni di Fiera di Primiero, Sagron-Mis.
Tonadico e Transacqua erano stati riuniti in uno solo, con la denominazione di comune di Primiero, così come furono uniti quelli di Imer e Mezzano.