1 Novembre 1917
La notizia che lo schieramento italiano, sette giorni prima, aveva ceduto nei pressi di Caporetto, giunse rapidamente nelle trincee del Cauriol, della Busa Alta e del Colbricon, suscitando stupore ed amarezza in tutti i soldati, specialmente i friulani ed i veneti che chiesero di poter accorrere sull'Isonzo e il Tagliamento, preoccupati per la sorte dei loro cari.
Questo importante avvenimento suscitò nella nostra gente sentimenti contrastanti.
Da una parte contentezza perché con l'arrivo degli austriaci le notizie dei nostri soldati lontani sarebbero state sicuramente più frequenti, e più facile il loro ritorno a casa, per lungo o breve tempo.
Cosa che infatti accadde.
Dall'altra amarezza e rammarico per la partenza dei soldati italiani, i quali avevano cercato di dare una mano alla popolazione durante il lungo periodo trascorso nelle nostre zone, instaurando con essa un rapporto amichevole.
Già nelle ultime giornate di ottobre lunghe file di uomini, autocarri e traini di ogni genere transitavano sulle nostre strade e uscivano dallo Schener e Cortella.
L'ordine di ripiegare giunse ai reparti in linea sulle Alpi di Fassa il 31 ottobre.
I combattenti abbandonarono le posizioni conquistate palmo a palmo, rese imprendibili dal lungo e faticoso lavoro di molti di essi, e difese con coraggio e sacrifici.
Nella notte del primo novembre il battaglione Cividale, ricevuto il cambio della 152^ compagnia dell'Arvenis, scese dalla Busa Alta verso Lavedin, e nei giorni successivi provvide, in collaborazione con l'artiglieria, allo sgombero dei medi e grossi calibri dalle postazioni di Cima Paradisi.
Intanto altri artiglieri e fanti calavano a valle e facevano uscire dallo Schener e Cortella i diversi gruppi di artiglieria che si trovavano in zona.
Il giorno 3 novembre gli alpini del Val Tagliamento abbandonarono i costoni del Cauriol e di Cupolà e si trasferirono parte verso i Paradisi e parte sulle alture del Pront e della Regana, con il compito di proteggere la ritirata dei reparti di prima linea.
Sul fronte di Primiero, dal Col del Latte a Rolle, il ripiegamento degli uomini delle prime posizioni avvenne nella notte dal 4 al 5 novembre.
Si svolse rapidamente; alla mattina le retroguardie già transitavano per San Martino, le Tognole e Refavaie, e i reparti delle Viose e dello Spiaz si concentravano a Piancavalli e sul Brocon.