17 Aprile
Nel primo documento scritto che fa riferimento a Primiero la dizione del nome è "Primeja". Interessante appare notare le modifiche apportate al nome, nel corso degli anni, fino all'attuale Primiero.
Da documenti di archivio, raccolti presso la biblioteca civica di Trento, il toponimo Primiero appare nei seguenti modi: "de Primeyo" in documenti del 1201, 1205, 1207, 1390; "de primeio" nel 1201: "primei" nel 1238, 1272, 1288, 1330, 1427; "primeo" nel 1269, 131, 1324, 1356; "de Primiero" 1373; "vallis primerjj" 1394; "primerii" nel 1430. Come si può rilevare l'attuale dizione di Primiero appare per la prima volta in un documento del 1373.
17 Aprile 1917
17 Aprile 1917 Un fatto nuovo ed inaspettato, segna il ricominciare delle azioni belliche sul fronte dolomitico. Il sottotenente ing. Cattani preme una piccola tastiera elettrica nelle posizioni italiane a ridosso di Col di Lana. Alla tastiera sono collegati 500 kg di nitroglicerina. L’esplosione che ne segue scagli in aria 10.000 tonnellate di pietra, oltre ai resti di chi vi si trovava sopra, tanto che da parte italiana il monte verrà ribattezzato “Col di sangue”. L’innovazione viene sperimentata anche nel settore Cismon – Vanoi con lo scopo di conquistare la seconda cima di Colbricon, fortificata dagli austriaci e ritenuta, dagli italiani, imprendibile. La 31^ compagnia minatori scava una galleria di circa 30 metri fin sotto le postazioni austriache, la camera di scoppio viene caricata con 8 quintali di esplosivo che viene fatto brillare la sera del 12 aprile e provoca l’esplosione della cima e la morte di circa venti soldati che la presidiano. Non riesce, però, la conquista del monte per la rapidità con la quale gli austriaci rioccupano la vetta.