1 Febbraio
Prima del carnevale, gli ultimi decenni del 1800 ed i primi del Novecento, l'ultimo giovedì di gennaio ricorreva la festa de le filaresse.
Soprattutto a Mezzano, durante questa stagione, in ogni casa si udiva il mulinello che girava, girava.
Col suo rumore cadenzato e tranquillo rivelava la presenza operosa di una o più donne attente a muovere con agile ritmo il piede e a dipanare con dita provette lo stame della rocca...la loro era una allegra fatica e lieti canti accompagnavano spesso il ritmo del mulinello.
Soprattutto le giovani attendevano il giorno della loro sagra.
Questa festa era chiamata anche mach oppure la dobia de le femene e, secondo il dizionario Primierotto di Livio Tissot, vi partecipavano "le donne che avevano filato almeno quaranta pope (matasse) di lino o canapa dell'ultimo raccolto". Deposto il mulinello si radunavano in comitive, tutte dello stesso filo, nelle case delle più abbienti, fin dal pomeriggio, giocando, scherzando, cantando, mangiando crostoli o buzola e altro e bevendo el vin cot e caffe bon.
Alla sera veniva ammesso solo qualche marito o qualche fidanzato tra i più simpatici per rallegrare ancor più la compagnia con qualche suonata e qualche ballata.
Proprio da questa festa è uscita la leggenda della vendetta delle donne verso quella rivale rubacuori forestiera che aveva sposato uno della valle e che faceva innamorare tutti.
Tanta fu l'invidia che alla fine fu ritenuta una strega che ammaliava tutti gli uomini, fu imprigionata e pure condannata al rogo.
In realtà non esistono dei documenti probatori.
1 Febbraio
"Primiero brilla più del solito, la sua pupilla d'amor scintilla, e le putele alla luce elettrica le par più belle ancor...". Era un ritornello canticchiato dalla nostra gente agli inizi di questo secolo, che manifestava la contentezza per l'arrivo della luce elettrica a Primiero.
Nel 1912, una decina d'anni dopo il Primiero, l'energia elettrica arrivò anche nella valle del Vanoi.
Gli abitanti però non ne trassero vantaggio che dopo un bel po' di tempo dato che fino al 1923-24 la luce elettrica, prodotta dall'impianto costruito di fronte a località Pralongo tra Caoria e canale che veniva alimentato dall'acqua del rivo delle Viose, servì per i cantieri e i macchinari della miniera cuprifera di Pralongo.
Il primo vero e proprio impianto elettrico che servì la popolazione del Vanoi fu costruito, come detto, nel 1923-24 nei pressi di canale dalla società Loss-Romagna e veniva alimentato dalle acque del torrente Lozen.
Con la costruzione della prima grande centrale di San Silvestro questo impianto venne soppresso.
1 Febbraio 2010
Febbraio 2010 Le sedi degli asili nido di Tonadico e Canal San Bovo accolgono i primi 13 bambini; 9 frequenteranno Tonadico e 4 Canal San Bovo, anche se i posti disponibili, in questa prima fase, sono 15 a Tonadico e 9 a Canal San Bovo. Successivamente si prevedono 32 posti, di cui 20 a Tonadico e 12 a Canal San Bovo. Il nido è nato per la volontà delle scuole materne equiparate del Primiero che hanno proposto l’iniziativa coinvolgendo gli 8 Comuni di Primiero. La gestione dell’asilo nido è stata affidata all’associazione “L’albero”, fondata dalle 5 scuole materne.