Dopo essere stati a Primiero con lo spettacolo La signora delle Camelie, ritorna il gruppo bellunese Bretelle Lasche per presentare la nuovissima fatica teatrale dal titolo The Show must go on, che verrà presentata sabato 5 maggio presso il teatro oratorio di Pieve alle ore 20.45. Lo spettacolo firmato dalla regista Chiara Becchimanzi, attrice professionista di Roma, racconta le vicende di un artista spiantato e visionario che si mette in testa di allestire l’opera delle opere – l’Amleto di Shakespeare – con un budget irrisorio, in una location improbabile. Seleziona suo malgrado una brigata di attori ancor più scalcagnati, dai caratteri imprevedibili e irresistibilmente comici. The show must go on è un grande affresco corale di voci miste e la drammaturgia squisitamente british viene contaminata dagli impulsi nostrani grazie a tributi sparsi alla commedia e al cantautorato italiani.
Dalle lunghe prove ne è uscito uno spettacolo brillante e farsesco che sa far ridere ma anche commuovere e riflettere. A contrappuntare la vicenda principale, brani originali che strizzano l’occhio al teatro dell’assurdo, per raccontare tutte – ma proprio tutte – le possibili derive della messa in scena. The show must go on è l’ultima fatica delle Bretelle Lasche, che si lanciano in questa sfida con un cast che comprende sia elementi storici del gruppo, che giovani “Bretelline” alle prime armi. Dopo i successi di Ai ferri corti nel parco, ecco un’opera che vuole essere un’ode gioiosa al Teatro e alla rete di condivisione ed emozioni che si creano grazie ad esso. “The show must go on” dicono gli attori “E’ il nostro inno alla vita. E siamo felici di condividerlo, ogni volta, con il pubblico. Perché il teatro è come la vita, pieno di insidie e di gioie. E qualunque cosa accada… lo spettacolo, parafrasando il titolo, deve andare avanti!”.
NOTE SULLA COMPAGNIA
Il gruppo teatrale Bretelle Lasche inizia la propria attività nel 1981 spinto dall’entusiasmo di alcuni giovani che volevano coltivare la propria passione per il teatro e divulgare quest’arte nel territorio bellunese.
Nel 1987, con il sostegno dell’amico regista Eugenio Allegri, che ne aveva curato le prime regie, si costituisce associazione culturale, con lo scopo di produrre allestimenti teatrali, organizzare rassegne, promuovere laboratori ad uso interno o rivolti alla popolazione.
Nel corso degli anni, tenendo come punto cardine della propria “filosofia" la necessità per un attore anche amatoriale di perseguire un aggiornamento e una sperimentazione continui, la compagnia si è avvalsa anche della collaborazione di registi professionisti. Ha comunque sempre avuto come punto fermo quello di essere un gruppo aperto a chiunque dimostri passione e impegno verso questa forma d’arte.
Dalla sua nascita ad oggi, ha messo in scena un repertorio molto variegato, che comprende spettacoli di puro intrattenimento e altri di denuncia, allestimenti di testi classici e altri di carattere sperimentale.
In questi ultimi quindici anni, con gli spettacoli “L’Augellin Belverde”, “Otto donne – licenza d’ucciderlo”, “La Signorina Papillon”, “Le testimoni”, "Si fa ma non si dice" e "Ai ferri corti nel parco" ha riportato diverse vittorie in concorsi regionali e nazionali di teatro amatoriale.
Dal 2005 ogni estate a Belluno produce, in collaborazione col Comune, la manifestazione “Leggerelesere – letture senza sipario nei cortili della città”. Dal 2006, in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Ponte nelle Alpi, organizza ogni primavera il Festival Nazionale di Teatro Amatoriale intitolato a “Paolo Dego”, compianto attore e regista del gruppo.
Dal 2007 a Feltre, in autunno, organizza la rassegna teatrale di prosa “Tinnifoli”.