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venerdì 14 novembre 2025

Martedì, 24 Aprile 2018

Il dato arriva dalla 9° Convention in corso di svolgimento oggi a Fiera di Primiero che attesta il successo dell’Agenzia provinciale

Il 90 per cento della popolazione trentina vive in Comuni “Amici della famiglia”

In Trentino la famiglia è un patrimonio diffuso della comunità e il 90 per cento della popolazione, per un totale di circa 375 mila persone, vive in Comuni “Amici della famiglia”. Su 176 amministrazioni locali ben 143 hanno intrapreso il percorso di certificazione per l’acquisizione del marchio “Family in Trentino” o l’adesione al Distretto Famiglia. Il dato arriva dalla 9° Convention dei Comuni family friendly, organizzata dalla Agenzia della Famiglia della Provincia autonoma di Trento e in corso di svolgimento oggi a Fiera di Primiero. Il marchio attesta l’impegno delle amministrazioni a favore del nucleo familiare e riassunto nel Piano famiglia che il Comune redige annualmente e che contiene l’elenco delle azioni virtuose. Per diventare “amica della famiglia” l’amministrazione comunale deve impegnarsi a promuovere pratiche concrete, quali - ad esempio - politiche tariffarie e interventi economici per le famiglie (scontistica su abbonamenti a spettacoli, scuole musicali, piscine, impianti sciistici e colonie estive), realizzazione di percorsi e sentieri a misura di famiglia, baby little home, ricettività in chiave “family” con orari e pacchetti menu per famiglie, serate informative su tematiche attuali quali cyber bullismo, gioco d’azzardo, violenza alle donne, manutenzione e restyling di parchi giochi comunali, oltre a servizi domiciliari a supporto delle mamme. Ogni anno in Trentino sono messe in campo circa 2 mila iniziative locali, che vedono anche coinvolte 713 associazioni. Il modello Family in Trentino è diventato il rifermento nazionale e la nostra Provincia vanta alcune tra le migliore best practice a livello europeo.

In Trentino il percorso di certificazione dei Comuni “Amici della famiglia” è stato avviato nel corso del 2007. Il primo disciplinare contenente i requisiti da ottemperare per ottenere la certificazione “Family in Trentino” è infatti stato adottato dalla Giunta provinciale nel 2006. Il processo di adesione alla certificazione è volontario e i requisiti sono stati definiti dalla Provincia Autonoma di Trento, di intesa con il Consorzio dei Comuni e il Forum delle Associazioni familiari del Trentino.

I requisiti del marchio.

Il “Comune Amico della famiglia” deve rispondere a specifici requisiti, alcuni obbligatori ed altri facoltativi, in specifiche ambiti di attività: programmazione e verifica; tariffe; servizi alle famiglie; ambiente e qualità della vita; e comunicazione. In particolare, il requisito obbligatorio del disciplinare per l’assegnazione ai Comuni del marchio “Family in Trentino” prevede che la giunta comunale adotti un piano comunale a favore delle politiche familiari contenente le azioni che l’amministrazione intende attivare nel corso dell’anno di riferimento.

Adesioni in costante crescita.

Ad oggi, i Comuni in possesso del marchio “Family in Trentino” sono complessivamente 83, contro i 67 certificati a fine 2015. In Trentino l’81% dei Comuni, ovvero 143 su 176, hanno intrapreso il percorso della certificazione familiare tramite l’acquisizione del marchio “Family in Trentino” o l’adesione a un Distretto Famiglia.

Come detto, il “Comune Amico della famiglia” deve approvare annualmente il Piano Famiglia. Nel 2017 sono stati presentati 72 Piani comunali per un totale di circa 2000 azioni. A fine anno il sindaco o l’assessore delegato è tenuto a rendicontare – in forma percentuale – circa la realizzazione delle azioni contenute nel Piano Famiglia dell’anno precedente. Da una media di tutte e 72 le auto valutazioni pervenute ad Agenzia, emerge che i Comuni dichiarano di aver svolto circa l’85% delle azioni inserite nel loro Piano.

Il 90% della popolazione

Altro dato importante è quello riferito alla popolazione che vive nei Comuni che hanno conseguito la certificazione di “Comune Amico della famiglia”. La popolazione totale della Provincia Autonoma di Trento ammonta complessivamente a 538.604 abitanti, distribuiti nei 176 Comuni del Trentino. A oggi quasi il 90% della popolazione trentina vive in un Comune sensibile ai temi del benessere familiare ed, in particolare, il 69,7% della popolazione vive in un “Comune Amico della famiglia”. Un’altra fetta (19,8%) della popolazione abita in un comune che ha manifestato l’impegno a diventarlo. Altro dato di particolare interesse è la popolazione residente nei Comuni con marchio “Family in Trentino” (83) che ammonta a 375.313 abitanti.

Comuni e Comunità a misura di Famiglia

Interessante è il rapporto tra Comunità e Comuni certificati “Family in Trentino”. Al 30 aprile 2017, il 100% dei Comuni delle Comunità Valle di Fiemme, Primiero, Valsugana e Tesino, Alta Valsugana e Bersntol, Val di Cembra, Altipiani Cimbri, Val di Sole, Paganella e Valle dei Laghi avevano aderito ai percorsi di qualità familiare. Di queste, la Comunità della Valle dei Laghi e la Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri hanno il 100% dei Comuni già certificati come “Comuni Amici della famiglia”, mentre nella Comunità Valsugana e Tesino c’è il maggior numero di comuni con marchio “Family in Trentino” (15), seguita dalla Comunità delle Giudicarie (12), dalla Comunità della Valle di Non (11) e della Valle di Sole (11).

17 Distretti con 713 associazioni.

Al 31 dicembre 2017 in Trentino sono stati attivati 17 Distretti Famiglia territoriali, all’interno dei quali hanno aderito complessivamente circa 713 Organizzazioni. I Comuni che si sono orientati verso la certificazione familiare non aderendo ai Distretti Famiglia - in quanto nei loro ambiti territoriali non è ancora stato istituito - sono 5 e precisamente: Brentonico, Canazei, Rovereto, Tione di Trento e Garniga Terme.

Rispetto al totale delle 713 organizzazioni aderenti ai Distretti Famiglia, la quota più importante è rappresentata dai Comuni (19,2%). In particolare, deei 138 Comuni aderenti ai Distretti Famiglia, ben 78 sono anche “Comuni Amici della famiglia”. Le restanti 60 amministrazioni si sono impegnate ad acquisire la certificazione familiare.

La certificazione “Family Audit”.

In questi anni 13 Comuni trentini hanno avviato il percorso di certificazione “Family Audit” e di questi ben 11 mantengono la certificazione. Tre sono i Comuni che hanno completato il processo di certificazione, ricevendo il certificato “Family Audit Executive”: Mezzocorona; Rovereto per il Servizio personale e istruzione e per il Servizio attività sociali; Riva del Garda per gli Uffici amministrativi, biblioteca e museo.

Altri 8 Comuni hanno raggiunto il primo step acquisendo il certificato Family Audit, aderendo alla seconda sperimentazione nazionale e impegnandosi nella realizzazione del piano aziendale. I Comuni coinvolti sono i seguenti: Comune di Arco, Comune di Volano, Comune di Pellizzano, Comune di Peio, Comune di Vermiglio, Comune di Ossana, Comune di Pergine Valsugana e Comune di Lavis.

Da evidenziare che i Comuni di Pellizzano, Peio, Vermiglio, Ossana - coinvolti nella gestione associata delle funzioni comunali fondamentali -, hanno attivato un percorso di certificazione interaziendale.

Inoltre i Comuni di Arco, Lavis, Mezzocorona, Ossana, Pellizzano, Pergine Valsugana, Riva del Garda, Rovereto, Vermiglio hanno conseguito la doppia certificazione ovvero di “Comune Amico della famiglia” e di Comune certificato “Family Audit”.

Quest’anno 4 sono le Comunità di Valle certificate “Family Audit”. La Comunità della Valle di Sole prosegue nell’iter di certificazione per il terzo anno, mentre la Comunità delle Giudicarie ha rinnovato la certificazione aderendo al processo di mantenimento. La Comunità territoriale della Valle di Fiemme èin certificazione dal 2015, dopo aver aderito alla seconda sperimentazione nazionale. La quarta Comunità è quella della Valle di Non che si trova nel secondo ciclo del processo di Consolidamento.

Le agevolazioni pubbliche.

Le domande per l’assegnazione dei contributi a favore dei Comuni certificati “Family in Trentino” sono state nel corso del 2017 complessivamente 68. Ad oggi sono state liquidate somme a 29 Comuni certificati per un importo complessivo pari a circa euro 35 mila euro. Anche per l’anno 2018 sono state previste ulteriori risorse finanziarie così da consentire ai comuni di rinnovare la domanda di contributo.